Il mezcal – Distillati dal Messico

Ben tornato nel blog! In questo articolo ti voglio parlare del Mezcal, distillato messicano ottenuto dalla distillazione della pianta d’agave come il Tequila. Inizialmente pensavo di pubblicare un solo articolo in cui avrei dovuto parlare di entrambi i distillati sopra citati.

Ciò che mi ha portato a cambiare idea sul da farsi è stato l’aver letto un libro che tratta il mondo del mezcal e che mi ha letteralmente aperto gli occhi su questo prodotto.In fondo all’articolo ti voglio lasciare il link dello stesso libro nel caso anche tu fossi interessato a scoprire di piú riguardo al Mezcal.

Tequila o Mezcal

In questo paragrafo ti voglio elencare e spiegare alcune delle caratteristiche che differenziano un distillato dall’altro. Voglio iniziare con questa frase trovata nello stesso libro di cui ti parlavo prima, che dice: “tutto il Mezcal è Tequila ma non tutto il Tequila è Mezcal.”

Inizialmente questo parole potranno sembrarti molto strane ma presto capirai che hanno molto senso. In Messico con il termine Mezcal ci si riferisce a molte bevande alcoliche ottenute dalla lavorazione della pianta d’agave.

Ciò che differenzia i due distillati sono il luogo di produzione e il metodo di lavorazione utilizzato per ognuno. Per il Mezcal la lavorazione si rifà ai metodi piú antichi e tradizionali mentre per il Tequila, che si è voluto nel tempo distinguere dal Mezcal, si utilizza un metodo piú moderno che punta piú al numero che alla qualità.

La raccolta dell’agave

La raccolta della pianta avviene con una pala chiamata coa dopo che al centro della stessa germoglia il fiore chiamato quiote. La germogliazione della pianta determina la maturazione della stessa e il quiote deve essere tagliato in quanto va a sottrarre gli amidi al vegetale.

Il tempismo per il taglio della quiote è fondamentale in quanto gli amidi sono necessari a determinare alcune caratteristiche molto importanti per il mezcal. Essi infatti servono a determinare l’intensità del gusto e la quantità di prodotto che si può ricavare da una singola pianta.

Quando il responsabile sceglie il momento giusto per la raccolta della pianta il cortador, ovvero l’addetto alla raccolta, inizia andando a tagliare le foglie dalla pigna d’agave. una volta raccolte le pigne vengono portate al palenque.

La cottura della pianta

Il metodo di cottura della pianta è uno dei fattori principali che dona al mezcal il suo tipico aroma affumicato. La maggior parte dei produttori di mezcal infatti sono soliti utilizzare questi metodi tradizionali che prevedono di cuocere le piante in un horno. Un horno è quello che si può definire come un forno rudimentale interrato.

È proprio qui che il Tequila ha iniziato negli ultimi anni a differenziarsi dal mezcal prediligendo l’utilizzo di forni moderni. Un horno é una semplice fossa scavata nel terreno e le sue dimensioni vanno ad incidere sul numero di pigne che possono essere cotte in una volta.

Alcuni forni utilizzano delle pietre vulcaniche per andare ad intensificare il calore e dando al proprio prodotto un sentore maggiormente affumicato.

L’invecchiamento

Come per il tequila anche in mezcal esiste nelle versioni reposado ed anejo.

  • Reposado: Invecchiamento che va da un minimo di 2 ad un massimo di 11 mesi
  • Anejo: Invecchiamento che deve superare i 12 mesi

Come per gli altri distillati l’invecchiamento fa si che il legno ceda delle sostanze che donino al mezcal delle note legnose che ricordano la vaniglia e il caramello. Sono diversi i fattori che incidono sul risultato finale e i principali sono:

  • Il grado di carbonizzazione della botte
  • L’uso precedente che ha fatto la botte
  • L’umidità presente nel magazzino in cui il distillato viene fatto riposare in botte

Conclusione

Per questo articolo termino qui! In un prossimo articolo andrò a parlare delle diverse tipologie di agave e delle incidenze che queste attribuiscono al distillato. Nel mentre puoi rimanere aggiornato sui miei canali social.

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