I bitter e il loro utilizzo al bar

Bentornato nel blog! In questo articolo ti spiego che cosa sono i bitter, come si suddividono e come possono essere utilizzati nel mondo del bar.

Questi prodotti come la maggior parte delle bevande alcoliche nascono molti secoli fa principalmente per scopi medici. È infatti risaputo che le sostanze amaricanti, di cui vedremo dopo sono composti i bitter, hanno molteplici funzioni coadiuvanti per la digestione e non solo.

LA NASCITA DEI BITTER

I documenti piú antichi che riportano la consumazione di bevande alcoliche a scopo medicinale risalgono addirittura al lontano 7.000 a.C. in Cina. Nei documenti si parla infatti di una bevanda alcolica ricavata da riso e miele aromatizzata con bacche di biancospino.

L’aggiunta di alcool alle spezie si deve proprio all’aumento dei benefici medici dati dalla bevanda alcolica consumata. Questo perché l’etanolo presente nell’alcool é in grado di fungere da ottimo solvente per assorbire in maggior quantità i principi contenuti nelle piante e nelle radici utilizzate per le infusioni.

La loro nascita é spesso attribuita a Johann Gottlieb, personaggio associato all’angostura e al medico inglese Richard Stoughton. Quest’ultimo nel 1690 brevettò un bitter medicinale che ricevette perfino una patente reale e grazie all’enorme pubblicità promossa dal suo creatore il medicinale venne conosciuto in tutto il regno.

LE TIPOLOGIE DI BITTER

Prima di parlare dell’utilizzo di questi prodotti é importante capirne le diverse tipologie dei quali le principali sono due.

  • BITTER DA APERITIVO: I bitter da aperitivo vengono utilizzati in maggior quantità in miscelazione e sono bilanciati da una parte di zucchero superiore al 10%. Vengono venduti in bottiglie piú capienti e sono l’ingrediente di base per la maggior parte dei cocktail aperitivi come l’americano e il negroni. Tra questi uno dei piú famosi é il bitter Campari, nato a Milano nel 1860.
  • BITTER AROMATICI: A differenza dei primi vengono utilizzati con un dosaggio minore nel drink (poche gocce) e servono ad aromatizzarlo in quanto i bitter aromatici sono concentrati. La loro quantità di zucchero é minima tanto che a differenza dei bitter da aperitivo non rientrano nei liquori. Si definiscono aromatici in quanto per la loro produzione vengono utilizzate erbe e spezie aromatiche precise.

Tra i liquori che si possono inserire nella tipologia dei bitter si possono considerare anche gli amari. Anche questi infatti sono composti a partire dalle tinture, ovvero delle soluzioni idro alcoliche che creano il blend aromatico.

La parola bitter significa proprio amaro per le sostanze amaricanti utilizzate per la produzione delle tinture. Gli amari si differenziano per la maggior quantità di zucchero contenuto in essi e per la maggior varietà di piante, erbe e spezie utilizzate per la loro produzione.

Spero che questo articolo ti possa essere stato utile a capire piú nel dettaglio la differenza tra i diversi amari utilizzati in miscelazione. In un prossimo articolo ti spiegherò la loro preparazione in modo che se vorrai potrai creare il tuo bitter personale home made.

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